BRASILE
Sappiamo quanto questo Paese sia ora colpito dal virus e quanto sia dolorosa la situazione. Tutti abbiamo davanti agli occhi la triste realtà che i telegiornali ci stanno dando! Naturalmente, anche nei centri comunitari delle nostre missioni che sono sempre molto attivi per i poveri, ogni attività è sospesa!
BOLIVIA
La pandemia in Bolivia sta mescolandosi con altre due malattie infettive tropicali, la dengue e la chicunguña, perciò spesso è difficile rilevare il tipo di malattia e la cura appropriata.
Le Suore della Provvidenza stanno intensificando il loro lavoro a Cochabamba sia presso il Centro medico di San Marcos come nella zona periferica a Chaqueimayu, come pure a El Alto offrendo assistenza ed aiuti alimentari alle famiglie più povere.
Ci scrivono le suore: “Tantissime famiglie povere vivono nella disperazione per la mancanza di cibo e perché non hanno più il lavoro.”
Nel Centro del Bambino di San Carlos si sta cercando di riprendere il lavoro dopo che tutti erano fuggiti per paura del virus.

Statua posta davanti alla Missione: un invito ad affidarsi a Maria
ARGENTINA
Le suore di Santa Fe e di Buenos Aires ci scrivono così in questi giorni:
URUGUAI
In Uruguay il virus è arrivato all’inizio del mese di marzo, ma si rafforzato negli ultimi giorni del mese di maggio a causa della frontiera aperta con il Brasile.
Interessante riportare quanto scrive Alberto,un volontario ritornato dall’Uruguay solo due giorni fa dopo essere stato bloccato per alcuni mesi :
“Quando sono partito a febbraio per la quarta volta per l’Obra Social Mandubi, ho pregato per vivere un’esperienza di viaggio più “compartida” e profonda. Così è stato, “grazie” al lockdown il soggiorno è durato il doppio e la condivisione con le nuove attività, ma anche con un cammino di preghiera quotidiano con i compagni di lavoro, è stata particolarmente ricca”

AFRICA
La situazione della pandemia Covid 19 è ancora in crescita in COSTA D’AVORIO, TOGO, BENIN e SUD AFRICA e le decisioni e i programmi del governo variano da Stato a Stato.
Costa d’Avorio e Benin hanno decretato la riapertura delle scuole entro questo mese di giugno, ma in tutto vi è molta incertezza. Lo Stato con maggiore incognite è il Togoperché in questo Paese più che in altri posti la crisi sanitaria è aggravata anche dalla crisi politica.
I nostri centri sanitari di Abidjan, Kongouanou e Kouve continuano generosamente il loro servizio pur tra i pericoli del contagio.
Inoltre è incominciata la stagione delle piogge ed è il periodo della malaria che resta ancora per l’Africa la malattia che uccide di più; sta aumentando anche, data la situazione, la tubercolosi e la malnutrizione.
In ogni realtà la situazione è molto seria e le suore scrivono. “Se si continua così, la povertà si trasforma in miseria e l’avvenire fa paura”.
INDIA
ha prodotto in India ma non tutti forse sappiamo come il giorno 20 maggio il Bengala occidentale sia stato gravemente colpito dal ciclone Amphan. In questo disastro sono morte 80 persone, tanti hanno perso le case e le proprietà. Anche alcune nostre case sono state danneggiate. che il lockdown Tutti abbiamo negli occhi gli effetti

MYANMAR
Da questa terra una notizia particolare: La comunità di Mong Khat alla vigilia di Pentecoste ha accolto quattro sorelline, dai 2 ai 10 anni circa, rimaste in gravissime difficoltà, senza casa e senza cibo. La generosità delle sorelle sarà sostenuta dal villaggio che ha promesso di contribuire per il loro nutrimento.
Stupenda questa collaborazione con il villaggio!

Sorge spontanea una domanda: Che cosa sarà dopo questa tempesta? Come usciremo da questa traversata del deserto?
Vogliamo rispondere che qualche cosa di nuovo e di buono nascerà, e che insieme ci aiuteremo ad andare avanti sorreggendoci reciprocamente: Camminiamo insieme!
Grazie a tutti per la vicinanza, l’affetto e l’attenzione concreta che dimostrate alla nostra opera di carità e solidarietà. Tutti desideriamo un mondo più giusto e umano e assieme contribuiamo a costruirlo!